LaPiccolaOdissea
una produzione ARS Ventuno
LaPiccolaOdissea
La storia più avventurosa di tutti i tempi
raccontata con giocattoli, pupazzi e materiali di recupero.
L’Odissea è una storia eterna. E’ la storia di un viaggio avventuroso, dove il nostro astuto e romantico eroe incontra creature entrate nell’immaginario di ognuno di noi.
LaPiccolaOdissea racconta con oggetti di uso quotidiano, vecchi giocattoli e materiale di recupero l’epopea di questo rocambolesco viaggio nel mediterraneo.
Dopo la guerra di Troia l’uomo che con il suo ingegno e la sua indomabile curiosità ha saputo creare l’inganno più famoso della storia affronta un’incredibile e lunghissimo viaggio per ritornare a casa, nella sua amata Itaca.
Utilizzando un armadio come teatro proviamo a raccontare questa meravigliosa storia, proponendo la tecnica del teatro di figura, del teatro delle ombre e del teatro d’oggetti.
E allora la zattera di Ulisse sarà una barchetta di carta, il Ciclope un bambolotto scassato, le Sirene delle Barbie con ali e artigli e così via, in un allegro e delicato carnevale di oggetti, materiale di recupero e giocattoli della nostra quotidianità trasformati con poetica delicatezza.
Cercando di rendere il viaggio di Ulisse un viaggio intimo e personale. Facendoci ispirare dal suo coraggio e dalla sua astuzia proponiamo uno spettacolo che voglia a sua volta suggerire un approccio alla Storia e al Mito creativo e curioso.
Riutilizzo / Riciclo e Arte povera.
Ulisse era uomo d’ingegno, un sognatore, la LaPiccolaOdissea è una dichiarazione d’amore alla creatività e alla fantasia. LaPiccolaOdissea è uno spettacolo in cui ogni oggetto utilizzato è stato riportato a nuova vita, tutti i materiali utilizzati sono stati recuperati in vecchie cantine, in soffitta o direttamente in discarica.
Anche il vecchio armadio che magicamente si trasforma in teatrino è stato ristrutturato e trasformato per un nuovo uso. Ogni singolo oggetto era usato, vecchio, dimenticato, rotto. Affascinati dall’estetica artigianale e poeticamente imperfetta degli vecchi oggetti li abbiamo cercati e trasformati.
La lezione che vogliamo prendere in eredità da Odisseo è quella di avere uno sguardo sempre nuovo e mai banale alla nostra contemporaneità e che grazie al magico potere della fantasia ogni oggetto, nella sua poetica fragilità e imperfezione può essere trasformato in qualcosa di incredibile e nuovo.
Al termine di ogni spettacolo, bambini e genitori sono invitati ad osservare da vicino tutti i pupazzi e gli oggetti che sono stati utilizzati e l’attore impegnato nel movimento e nell’animazione racconterà come sono stati costruiti perdendo da materiale scartato o recuperato.
IL FRATELLO DELLA SPOSA
Liberamente tratto da ANTIGONE di Sofocle,
Con gli allievi del corso di teatro adulti ETOILE CTE
Giovedì 26 maggio ore 21.00 Teatro F. Tagliavini Novellara (RE)
CENERE il nuovo spettacolo di AltrArteTeatro. In coproduzione con Teatro F.Tagliavini di Novellara.
23 e 24 aprile 2015
http://www.altrarte.eu/index.php/2016/04/30/cenere-visto-da-tre-fotografi/
Tutto il mondo è pronto a bruciare. Incendi che divampano ovunque. Fuochi che riscaldano, pire funerarie, cuori che bruciamo di passione. Bruciano le streghe, bruciano i deboli ceri della piccola fiammiferaia di Andersen. Bruciano gli uomini infiammati dall’odio. e dopo che il fuoco ha consumato tutto e si è spento, come testimonianza di una trasformazione, rimane la cenere.
Dalla cenere che si riparte per rinascere e ricostruire. Prenderemo questa cenere e ne faremo materia per i nostri sogni. Se il mondo reale brucia, con quel che resta di quel rogo noi costruiremo un altro mondo, un teatro di delicata fuliggine, incapace di perire sotto le fiamme. Perché la cenere non può bruciare ancora.
FIORI SULLE MIE FERITE
Teatro Bismantova, Castelnuovo ne monti. 6 novembre 2015
Con FRANCESCA BIANCHI
Regia di MATTEO CARNEVALI
Un’attrice si appresta a mettere in scena un monologo teatrale.
Dovrebbe essere uno spettacolo leggero e divertente ma la donna non riesce a portare avanti la rappresentazione. Si interrompe, cade, si riprende, prova ancora per poi interrompersi di nuovo.
Il vissuto della donna, le sue fragilità e la sua ipocondria invadono con forza lo spettacolo. La vita intima e privata della donna si sovrappone al testo da recitare e alla finzione teatrale.
L’attrice cerca nella presenza del pubblico la certezza della sua esistenza come artista. La donna cerca nell’aiuto degli altri un sostegno e un conforto al suo dolore e alle sue paure.
La solitudine dell’attrice/donna è un grido di dolore e, il palcoscenico, una finestra da cui affacciarsi sul mondo per chiedere aiuto.
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La Visita
Teatro Comunale di Gonzaga (MN) 29 marzo 2015
Testo e Regia Francesca Bianchi e Matteo Carnevali con Gli allievi del corso Intensivo “PARADISE MOTEL”
La Visita è liberamente ispirata al capolavoro pirandelliano “Enrico IV”.
Uno spettacolo sul significato della pazzia e sul rapporto complesso e inestricabile tra personaggio e uomo, tra finzione e verità.
La pazza, orfana di madre, viene abbandonata dal padre nel giorno del suo decimo compleanno. Dopo lo spegnimento delle candeline, il padre regala alla figlia un cavallino a dondolo e poi esce di casa per non tornare mai più, facendosi un’altra vita con la sorella della moglie e le due figlie di lei.
Da quel momento, la figlia si convince di avere dieci anni e di essere la Principessa Sissi che amava tanto il padre e andare a cavallo.
Inizia così un viaggio sempre più delirante che la porterà a vivere in una piccola soffitta con tutti i giochi della sua infanzia, in particolar modo, il cavallino a dondolo. I suoi sguatteri sono costretti, per non peggiorare la malattia, ad accondiscenderla e a comportarsi come se fossero i servi ai tempi dell’imperatrice d’Austria (metà del 1800).
La pazza si è fermata a quel giorno.
Dopo diversi anni, la madre si ammala e prima di morire si fa promettere dalla sua cara amica, di stare vicino alla figlia e di aiutarla a guarire dalla sua schizofrenia. Diventata la tutrice della bambina, l’amica di famiglia decide di cercare il padre (che da molti anni non vede), la zia e le cugine e di invitarle a palazzo, dopo aver chiesto consulto ad una Psichiatra, la quale suggerisce un ”piano” per guarire la ragazza dalla sua follia.
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22 maggio 2015 Sala teatro REGIO’ via Agosti, 6 (RE)
IMMAGINA DI ESSERE MALATO
Spettacolo finale del corso B della scuola di teatro di Etoile
Regia: Matteo Carnevali
con
Elisa Adani, Simone Balestrazzi, Claudia Barilli, Valentina Bauzone, Alessandra Crotti. Daniele Crotti, Francesca Feruglio, Francesco Ghio, Giulia Giovannelli, Andrea Marani, Giacomo Messori, Matteo Papaleo, Vincenzo Rizzo, Sofia Scafuri, Erika Vanzini
Prendendo come spunto di riflessione l’ipocondria del protagonista del Malato Immaginario, in un percorso di ricerca e di scrittura collettiva il regista e gli allievi del corso di teatro si sono confrontati sulla tematiche della follia, della paura di essere malati e del terrore di essere sani. Da questo laboratorio di faticoso “teatro artigiano” è nato lo
spettacolo “Immagina di Essere Malato”.
L’azione si svolge nel soggiorno di una famiglia dove ogni componente è affetto da vere o false psicopatologie, dove lo psichiatra è visto come uno sciamano e gli psicofarmaci sono il pane quotidiano. In questo bizzarro e surreale quadro si intrecciano i macchinosi piani delle due sorelle maggiori, che vorrebbero far sposare la loro sorella minore ad uno
psichiatra, per assicurarsi la vicinanza di un medico che possa assecondare le loro ipocondrie. Ovviamente la sorella minore è innamorata di un altro e troverà nelle due donne di servizio le complici ideali per per coronare la
sua storia d’amore. Lo spettacolo è un’ironica parabola discendente nelle ossessioni di ognuno di noi e tutti i personaggi, ingarbugliati in frenetico gioco di scatole cinesi, sono contemporaneamente sani e malati, vittime e carnefici, odiosi e
amorevoli.

MPC: il Manifesto delle

Lo spettacolo è l’esito di un lungo laboratorio di ricerca teatrale che vuole essere luogo



• 15/05/2015 e 16/05/2015 21:15
LA CLASSE
di Matteo Carnevali con gli alunni della Scuole Medie Sassi di Soliera partecipanti al laboratorio permanente di Arti Vive Young.
Delirante e ironico studio per uno spettacolo ispirato alla
“Classe Morta” di Tazeusz Kantor. Azioni, gesti, coreografie e dialoghi di un surreale gruppo di studenti imprigionati dentro la loro classe. Uno spettacolo sperimentale, che attraverso l’uso del teatro
va alla ricerca di nuovi linguaggi di espressione.
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Fragile_Sublime è il nuovo progetto di AltrArteTeatro curato da Matteo Carnevali.
Percorso di studio e ricerca per il nuovo spettacolo della
Compagnia. Il lavoro nasce da un viaggio che vuole unire (scontrare) la figura di Medea, vista come archetipo di donna
forte e determinata e il Visconte Dimezzato di Calvino, uomo ferito, privo della sua unicità.
L’idea è quella di costruire un luogo immaginario,un mondo parallelo, nuovo e irreale che accoglie una donna, un uomo e i loro figli.
Una famiglia che nasce e affronta crisi, crescite, abbandoni. Una madre che vuole essere forte nonostante le sue fragilità, figli decisi a non perdersi nonostante la frammentazione dei punti di riferimento. Un padre che cerca il perdono per le sue incapacità. La ricerca della bellezza nello splendore della verità.
Lo spettacolo debutterà presso il Teatro Tagliavini di Novellara nel mese di Aprile 2015
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Matteo Carnevali è anche quest’anno docente
nei corsi
di teatro
(adulti
e ragazzi) di
– Centro Teatrale Europeo ETOILE a reggio emilia.
http://www.centroetoile.eu/index.php/2014/08/12/stagione-2014-2015/
– Arti Vive Habitat di Soliera (Teatro Ragazzi)
http://www.fondazionecampori.it/teatro/
Con AltrArteTeatro, compagnia formata nel 2008 interamente composta da attori diversamente abili ha curato Laboratorio e regia degli spettacoli:
“Pinocchio, la fuga di un burattino” 2009, (vincitore del premio speciale della giuria al Festival Teatro Scuole – Teatro dell’Argine – ITC Teatro di San Lazzaro, Bologna),
http://www.altrarte.eu/galleria/spettacolo_pinocchio_asioli/spettacolo_pinocchio_asioli.html
http://www.altrarte.eu/galleria/prove_pinocchio/prove_pinocchio.html
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“Nel Cuore dell’Inverno” 2011 (vincitore del premio speciale della giuria al Festival FITALIA 2011),
http://www.altrarte.eu/galleria/cuore_inverno_spettacolo/cuore_inverno_spettacolo.html
http://www.altrarte.eu/galleria/cuore_inverno_backstage/cuore_inverno_backstage.html
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“Il Tuo Sguardo Mi Fa Paura” 2013.
http://www.altrarte.eu/barbablu.html
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Con gli studenti della scuola di Teatro Etoile CTE ha curato i laboratori e la regia, in collaborazione con Daniele Franci e Francesca Bianchi degli spettacoli:
“Meringa Gotica” 2010,
http://www.centroetoile.eu/galleria/lezione/lezione.html
http://www.centroetoile.eu/galleria/meringa_prove/meringa_prove.html
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“Miseria in scatola” 2011 (Liberamente tratto da “L’Opera da tre Soldi” di B. Brect).
http://www.centroetoile.eu/galleria/miseria/miseria.html
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“Zuppa di vetro al Ristorante Tivoli” 2012.
http://www.centroetoile.eu/galleria/tivoli/tivoli.html
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“Un giorno sarai Re” (Liberamente tratto da Macbeth di W. Shakespeare) 2013 .
http://www.youtube.com/watch?v=s7F2lZP5iGs
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“Scarpette Rosse” 2013,
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“Senza Polacchi e senza Polonia” (Liberamente tratto da Ubu Re) 2013
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“Notte Gitana” 2010, “ESS La Magia” 2011, con gli allievi di “ESS- Etoile Summer Scholl” Stage Internazionale residenziale di Teatro presso la Corte Ospitale di Rubiera (R.E.).
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“Yes, Here We Are” 2012. Progetto Internazionale Residenziale e Itinerante di Teatro. Reggio Emilia, Jesi, L’Aquila.
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In collaborazione con GGFH e ArtiViveHabitat di Soliera ha condotto il Laboratorio e lo spettacolo
Straniero, una storia di tutti i giorni 2013
Forte, Vicino al Cuore 2014
http://www.ggfch.it/index.php?option=com_content&view=article&id=374&catid=35&Itemid=64
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In collaborazione con Fa.Ce. di Castelnuovo ne Monti e Francesca Bianchi ha condotto il Laboratorio e gli spettacoli
Tempo al Tempo 2010
le 12 voci 2011
Realiti 2013
I Pigri – Lezione di Teatro Veloce 2014